L’evoluzione ci spinge a cercare cibi che offrono un ampio apporto calorico, anche se non ne abbiamo bisogno. Il piacere ci porta a scegliere cibi di determinati colori e trasformati, pur sapendo che sono meno sani.
Raffaella Rumiati è professore di Neuroscienze Cognitive e coordinatrice del Ph.D. in Neuroscienze Cognitive della SISSA di Trieste. È autrice
Otto incontri per parlare di come l’alimentazione influenza il cervello Dall’11 maggio al 4 giugno ogni lunedì e giovedì alle 18.30 Live su YouTube e
L’esercizio fisico e l’alimentazione corretta favoriscono il metabolismo e lo sviluppo del sistema immunitario, condizioni che consentono di evitare o sconfiggere l’insorgere di patologie.
L’invecchiamento è un fenomeno complesso e dipendente dal contesto. Restrizione calorica, dieta mediterranea, e digiuno intermittente sono stretegie che possono contribuire a vivere meglio a
C’è una bidirezionalità tra cervello e intestino. L’intestino funziona grazie al microbioma, composto da batteri, funghi, protozoi, che cambia con l’età, l’alimentazione, il contesto in
L’alimentazione, già dalle fasi prenatale e della prima infanzia, è importante per evitare comportamenti antisociali. Alcuni elementi, come l’Omega-3, riducono i comportamenti aggressivi.
Tutti siamo sottoposti a ritmi, come quelli giorno/notte. Quando non rispettiamo tali ritmi favoriamo l’insorgenza di patologie, a volte anche gravi.
Esistono molte forme di digiuno. La più semplice prevede di estendere per più ore la pausa di assunzione del cibo ogni giorno, riducendo le ore
L’Associazione BrainCircle Italia ETS dal 2010 svolge attività di divulgazione della ricerca neuroscientifica.
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